Mi chiamo Lucilla, sono una giovane designer italiana che vive nel meandro dell’Appennino campano, terra di streghe, fantasmi e castelli.
Sono specializzata in sistemi di identità visiva ma trovo interessante anche l’impatto che può avere l’illustrazione all’interno di un progetto. Il mio approccio al design ha radici nell’architettura, per poi trovare maggiore espressione con lo studio del design della comunicazione visiva. Proprio per questo mio eclettismo mi piace pensare al design con le parole di Massimo Vignelli, che afferma che il Design è Uno: “Amo i sistemi e disprezzo la casualità. Adoro l’ambiguità, perchè, per me, ambiguità significa pluralità di significati. Adoro la contraddizione, perchè mantiene le cose in un flusso dialettico e per sempre sarò responsabile di ogni dettaglio. Questo spiega perchè amo il Design”.
Per quanto mi riguarda, mi piace sperimentare, usare la grafica come linguaggio, un linguaggio inclusivo e sempre sensibile ad un tema trattato, amo le tecniche manuali abbinate a quelle digitali, ma ancor di più amo la tecnica della scuola svizzera, l’uso dei caratteri e mi incuriosisce l’illustrazione come sostegno delle informazioni o ausilio alle identità visive. Di recente curo e organizzo un workshop sul basic design, che si ispira agli esercizi di Albers, Itten e Maldonado. Tre anti-accademici che amo e di cui potrei annoiare fino alla morte.
Attualmente lavoro come libero professionista. Nel tempo libero mi dedico alla danza aerea, mi fa letteralmente alzare i piedi da terra, ma la maggior parte delle volte è la mia curiosità a condurmi in mondi ancora sconosciuti ed è lì che trovo il giusto compromesso tra ciò che sono e la libertà.